Villa Pia - Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare - Guidonia Montecelio, Città metropolitana di Roma Capitale

CinFe

Voglio ringraziare tutto lo staff medico e tutto il personale della Clinica Villa Pia di Guidonia per la grande professionalità e dedizione che offrono ai pazienti. Mio figlio è stato ricoverato tre mesi in questa struttura e il risultato ottenuto è veramente ottimo, sul profilo fisico e psicologico. La costanza dei vari impegni quotidiani a cui i pazienti devono partecipare, assistiti da personale specializzato (psicologi, psicoterapeuti, fisioterapisti ecc) oltre ad una dieta personalizzata a seconda della particolare situazione di ogni ricoverato, seguita dal medico endocrinologo e dai medici dietisti, contribuiscono ad ottenere risultati ottimali per il benessere del paziente. Un ringraziamento speciale al Direttore Sanitario Dr. Sarnicola che gestisce la Clinica Villa Pia in modo eccellente e ai suoi collaboratori tra cui le Dr.sse Pietracito, Taulli e il Dr. Sebastiani.

Valeria L.

Cari amici e amiche che state cercando aiuto, non siete soli e se ce la mettete tutta e vi fate aiutare a superare le difficoltà è possibile. Mi chiamo Valeria ed esattamente 11 anni fa ho cercato aiuto, cercando su internet ho trovato dei medici/angeli a Palombara Sabina che mi hanno aiutata ad entrare a Villa Pia, centro per i disturbi alimentari. E' passato tanto tempo e ripensando alla fortuna che ho avuto ad entrare non posso far altro che pubblicamente ringraziare tutta l'equipe di medici, infermieri, oss e professionali che mi hanno assistito. Sono stata ricoverata in totale 6 mesi e 1 mese di diurno ed e' stato difficile ma è stata un'esperienza che mi ha dato le basi per continuare a cambiare in meglio la mia vita. Ricordo ancora i nomi e i volti di tutti e tutte le persone che mi hanno curata, guidata, ascoltata, incoraggiata, sorriso e abbracciato, fate un lavoro stupendo e se le persone ricoverate a volte non lo vedono e' perché stanno passando per un momento difficile ma io ricordo tutto e vi ringrazio di cuore, mi avete fatta sentire amata e al sicuro, andate oltre i vostri doveri professionali e nel mio caso mi avete cambiato la vita. Ho visto passare persone di tutte le età e condizioni sociali, fisiche e psichiche e grazie alle sedute di psicologia individuale, di gruppo, l'educazione alimentare, la danza terapia, l'arte, l'attività fisica e l'amore che mettete nella vostra missione avete aiutato tutti, tutti quelli che ho conosciuto e che hanno voluto farsi aiutare nei 6 mesi che sono stata lì, a ritrovare la forza di prendere decisioni migliori per la propria vita e prendersi cura di se stessi. Puo' causarmi ancora problemi la relazione con il cibo, soprattutto nei momenti di stress e ansia ma tra alti e bassi riesco a controllare l'emotivita' legata al cibo e adesso sono consapevole che e' qualcosa che posso prevedere e prevenire e mi conosco meglio, non esiste la bacchetta magica. Nel centro dei disturbi dell'alimentazione ho avuto una dietista che mi ha ripetuto le stesse cose innumerevoli volte e sempre con la stessa gentilezza e comprensione anche nei momenti in cui i pazienti possono essere tesi, sgarbati, arrabbiati tutto lo staff mattina, pomeriggio, sera, notte e' sempre stato preparato e amabile e le infermiere e l'infermiere hanno sempre avuto parole affettuose e d'incoraggiamento. La qualita' del cibo era ottima e le persone che lo servivano attente e sorridenti, era sempre tutto pulito e il giardino curato. Oggi che pago un'assicurazione privata posso apprezzare quello che ho avuto li pagando pochi economici tickets all'inizio del trattamento. C'era un'atmosfera piu' familiare che ospitalaria e lo raccomando perché chi vuole migliorare a Villa Pia può iniziare, dovrebbero esistere centri così in tutte le città italiane.

Vi auguro di continuare con la stessa passione e forza e ricordate sempre che tanti tanti vostri ex pazienti vi portano nel cuore e nelle preghiere perché per molti, tra cui io, è stata la prima occasione per sentirsi che valiamo la pena di essere visibili e smettere di pensare che morire fosse l'unica uscita. Non esistono stelle sufficienti nel cielo per giudicare il vostro lavoro e quanto vale tutto questo. Grazie, Valeria.

Marciano S.

Mia madre è stata portata per il problema dell'alzheimer e l'hanno quasi fatta muorire. Erano informati del problema del diabete e non le hanno dato i farmaci che abbiamo fornito nè gli alimenti adeguati. Erano informati di una grave infiammazzione causata da polipi intestinali e non sono stati attenti a quello che le davano da mangiare per non parlare delle terapie per gli occhi e il fatto che troppe volte l'abbiamo trovata abbandonata sul pavimento dove era caduta. Dopo due settimane e mezzo mio padre l'ha riportata a casa e dopo continue crisi di vomito è stata fatta una tac al Grassi da cui è risultata la pancreatite e calcoli alla cistifellea. Non si sa ancora se sopravvive. Saranno bravissimi a risolvere i problemi dell'alzheimer a condizione che non si tratti di persone troppo anziane con altre patologie come mia madre.

Ornella X.

Mio nipote di 36 anni ricoverato da circa un anno mezzo in questa struttura affetto da mielite ottica e con conseguente paralisi degli arti inferiori, ha purtroppo vissuto una bruttissima esperienza
Dopo alcune piaghe da decubito, abbastanza profonde, chiedevamo al personale medico di intervenire con eventuale consulenza di un chirurgo esterno. Il personale ci ha tranquillizzato dicendo che la situazione era sotto controllo. Purtroppo così non era. Il ragazzo, è stato da noi trasferito in ospedale, dove i medici hanno constatato che per la gamba destra non c'è più nulla da fare e domani subirà un'amputazione dell'arto
Come è possibile tale trascuratezza ed incompetenza? Ero a conoscenza di lamentele dei ricoverati (cibo scadente ed insufficiente, personale spesso non all'altezza) ma quello accaduto a mio nipote è veramente un evento gravissimo. I medici dell'ospedale hanno riscontrato inoltre un infezione da stafilococco. Per fortuna ci siamo resi conto della gravità e optato per il trasferimento presso il San Camillo altrimenti avrebbe rischiato la vita, considerando che medici hanno ritenuto la situazione gravissima e optato dopo soli tre giorni di ricovero l'amputazione dell'arto. Non ho parole

eugenio S.

Un luogo dove le persone sofferenti di patologie alimentari e comportamenti fanno un percorso riabilitativo seguito da un equipe di specialisti.
Ne ho avuto un ottima impressione.

Raffy M.

Non ho ancora provato ma, ciò che ho letto mi sembra molto negativo...🤔😱

Serena C.

Peccato ci siano degli operai della ditta pulizie molto maleducati

Ele

Dite alla Provenzano di cambiare mestiere...!!!