Samuel G.
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Il peggiore ente di formazione con cui abbia mai lavorato in 17 anni di attività. Lo posso affermare a fronte di più motivi, ma preferisco descrivere bene i fatti.
Sono stato contattato da Job Select per aderire ad un loro progetto formativo e, successivamente, ospitare uno degli allievi, presso la mia azienda.
Ho dato disponibilità, chiedendo però di poter conoscere la classe di persona, anche tramite delle attività in aula.
Mi hanno proposto di fare tre giornate di docenza, sul tema centrale del marketing, trattato nel corso.
Ho accettato e mi sono presentato in aula, nei giorni concordati.
La firma del contratto è avevnuta DOPO l'inizio delle lezioni, era indicato chiaramente l'importo: 35 euro lordi l'ora, che netti sono circa 27, ma una volta tassati diventano una somma di poco conto. Pagamento non definito, ovvero contestualmente all'erogazione dei soldi dalla regione. Ho ingoiato il rospo e deciso di continuare e portare a termine la docenza, per rispetto della classe.
Le lezioni sono avvenute nei mesi di dicembre 2017 e gennaio 2018. In una stanza di circa 20 metri quadri, eravamo in nove: 8 allievi e un docente, con una lavagna con 2 fogli mobili, senza pennarelli. Sono andato a chiedere in prestito un pennarello e un evidenziatore, all'ufficio di fronte, per poter fare lezione.
La stanza, oltre ad essere piccola, era anche gelida. Gli infissi storici e l'ipianto di riscaldamento antiquato della villa in cui si trova Job Select non erano adeguati e ricordo che per due mattine abbiamo fatto lezione con il giubbino addosso, lamentando il senso di poca dignitosità nel fare lezione in condizioni simili. Hanno detto che non c'erano altre stanze disponibili, l'unica alternativa era stare in mezzo al corridorio del piano superiore, senza tavoli, dove effettivamente si stava al caldo, ma non si poteva tenere una lezione.
Le tre giornate di docenza sono filate lisce, tutto è andato secondo programma e l'interesse dell'aula e dei singoli allievi era evidente. Non ho un questionario di gradimento, ma le persone che mi hanno contattato in seguito su linkedin hanno espresso il loro entusiasmo nell'aver seguito gli argomenti trattati.
Il 12 gennario 2017 compilo e spedisco la tradizionale proforma, all'amministrazione di Job Select, per la quale chiedo quando è previsto il pagamento e ovviamente nessuno sa rispondere, se non dicendo che i docenti verranno pagati in funzione di quanto Job Select incassa i soldi dalla regione veneto.
Dopo 11 mesi di attesa scrivo ad un dipendente, Alberto S., manifestando il mio totale disappunto sul tipo di gestione. Se Alberto ricevesse il suo stipendio con un anno di ritardo probabilmente comincerebbe a capire come ti fa arrabbiare ricevere delle risposte evasive, come quelle che lui ha dato a me.
Nella sua email del 11 dicembre 2018 mi scrive che il rendiconto è stato presentato proprio a fine novembre 2018 e che appena la regione decreta, ci sarà il pagamento.
Ma ad oggi, 6 febbraio 2019, la cifra di poco conto che avanzo, non è stata saldata.
Caro Matteo G., AD di Job Select, che mi hai commissionato un incarico, con un contratto solo a tuo favore, con l'intenzione di farmi stare allo scoperto dal pagamento, fino a che la regione non ti manda i soldi, sappi che questo è un comportamento moralmente deprovevole. Te lo dico da imprenditore. Le persone oneste che fanno business sulla formazione si espongono con il loro capitale, non con quello dei fornitori.
Il gioco così è tutto a tuo vantaggio. Scarichi la reponsabilità e l'onere finanziario alle persone che, invece, ti generano valore.
La paga che offri è meno della metà di quello che è il valore riconosciuto da altri enti di formazione, i quali si prendono l'onere di coprire in tempi ragionevoli i costi delle docenze, perchè fa parte del rischio d'impresa.
Il metro di paragone esiste anche se la tua squadra è convinta che sia giusto fare così, perché hanno ricevuto queste istruzioni.
Questa è stata la mia esperienza, mi sarà utile in futuro, spero sia utile anche a chi non vuole vivere la stessa situazione.